Pancia gonfia, conoscere i rimedi che riducono il gonfiore è importante. Tensione e borbottii intestinali interessano tante persone, in ogni fascia d’età. Se, come avviene nella maggioranza dei casi, non c’è una malattia significativa all’origine, ottenere un ventre piatto e senza fastidi intestinali sono obiettivi raggiungibili con modifiche dello stile di vita.
Per ridurre il meteorismo serve determinazione e costanza, agendo sulle cause, facendo attenzione a tavola e, quando è il caso, usando soluzioni naturali ma efficaci.
Pancia gonfia: i rimedi che riducono il gonfiore
Mai più gomme da masticare, sigarette e pasti veloci
Le deglutizioni frequenti che il consumo di chewing-gum favorisce, portano a ingerire e accumulare aria nel tratto digerente. Fumare, bere con la cannuccia, parlare durante i pasti e mangiare frettolosamente danno luogo a conseguenze analoghe.
Masticare a lungo e con calma il cibo è la regola primaria per agevolare la digestione ed evitare la pancia gonfia.
No acqua gassata e bevande industriali
L’anidride carbonica contenuta nell’acqua frizzante e in soft drink come cola, aranciata e simili provoca o peggiora la dilatazione addominale.
Non serve rinunciare a bere ai pasti: i succhi gastrici sono composti in gran parte di acqua oltre che di enzimi. Per contenere la pancia gonfia, la scelta più semplice è di preferire l’acqua naturale e rinunciare alle bevande gasate. Bere a piccoli sorsi è un’altra accortezza.
Gestisci consapevolmente i cibi ricchi di Fodmap
I FODMAP (Fermentable Oligosaccharides Disaccharides Monosaccharides and Polyols), ovvero oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili sono piccoli carboidrati presenti in molti alimenti.
In persone predisposte queste molecole fermentare nell’intestinale, provocando sintomi quali il gonfiore addominale, ma anche dolori viscerali e alterazioni dell’alvo (stitichezza, diarrea) e cioè il quadro clinico della sindrome dell’intestino irritabile.
In questi casi, la soluzione è eliminare gli alimenti ricchi di FODMAP per un certo periodo, per poi tornare gradualmente a introdurli di nuovo nella dieta (fase di reinserimento) e quindi a consumarli nel modo più possibile normale (fase di mantenimento) ma ciò va fatto nell’arco di mesi.
L’aspetto critico è che tali cibi non sono numerosi (elevate quantità di FODMAP sono presenti in molte varietà di verdura, frutta, cereali e prodotti realizzati con le loro farine, latticini, legumi, frutta a guscio) e la loro eliminazione rappresenta pertanto un intervento delicato e per cui il fai da te è sconsigliabile.
Impostare da soli una dieta a basso contenuto di FODMAP (dieta low FODMAP) non solo non è un’operazione intuitiva con frequenti insuccessi, mancanza degli attesi benefici digestivi ma rischia di incorrere in regimi nutrizionali monotoni, poveri, non bilanciati e carenti di nutrienti e micronutrienti vitali.
Insomma una dieta di eliminazione dei Fodmap, anche se molto utile per risolvere i problemi intestinali è quasi impossibile da proporre senza affiancare un test evoluto delle infiammazioni da cibo (erroneamente conosciuto come intolleranze alimentari).
Dolcificanti artificiali
A proposito di FODMAP, lo sono la maggior parte dei sostituti dello zucchero: fruttosio, mannitolo, xilitolo, sorbitolo, eritritolo e altri edulcoranti possono causare fermentazione ad opera della flora batterica intestinale. Si intensificano così il meteorismo e ulteriori fastidi digestivi.
Eliminare queste sostanze dalla dieta è facile e aiuterà non solo a riconquistare un girovita più sottile, ma persino a dimagrire in altri punti critici, dal momento che anche i dolcificanti alternativi allo zucchero fanno ingrassare.
No alle porzioni di cibo troppo abbondante
A volte i problemi intestinali sono dovuti a un’aumentata sensibilità intestinale, più che all’eccessiva presenza di gas. In questi casi si ottiene sollievo frazionando l’introito calorico giornaliero in 5-6 piccoli pasti, caratterizzati da porzioni meno generose rispetto a quelle che di norma si riserverebbero a colazione, pranzo e cena. Con molta attenzione alle quantità!
Attenzione alle intolleranze alimentari o infiammazioni da cibo
Le intolleranze alimentari sono una delle cause principali e meno verificate di pancia gonfia. Anche chi non soffre di celiachia (intolleranza permanente al glutine) né è intollerante al lattosio può avere effetti indesiderati in seguito all’ingestione di certi cibi. E’ il campo delle food sensitivity, sensibilità alimentari che danno molti sintomi, tra cui, innanzitutto, proprio il gas.
Dovrebbe sorgere il dubbio dell’esistenza di un’ipersensibilità a determinati cibi (che diventa una vera infiammazione con il passare del tempo) quando il gonfiore addominale persiste da tempo, non ci sia una patologia specifica e siano stati corretti i comportamenti alimentari erronei. Benché sia un approccio non convenzionale, l’esecuzione di un apposito test per le sensibilità alimentari che evidenzi una o più positività ed una dieta personalizzata offre in genere risultati rapidi e definitivi nel gonfiore addominale.
Come gestire gli alimenti che causano gonfiore
E’ comune avvertire un peggioramento della pancia gonfia dopo aver mangiato cibi ricchi di carboidrati indigeribili e fermentabili appartenenti al gruppo dei FODMAP, come i legumi e alcune verdure, quali broccoli, cavoli, cavolfiori e altri ortaggi della famiglia delle brassicacee.
Questi suggerimenti riducono il pericolo di gonfiore e ti consento di usare con serenità questi alimenti.
- Lascia in ammollo i legumi secchi come minimo 12 ore (a parte i piselli), quindi risciacquali e cucinali a lungo e insieme a un pezzettino di alga kombu, che ne migliora la digeribilità (dopo la cottura puoi eliminarla, perché ricca di iodio).Rimuovi con un mestolo la schiuma che si forma nell’acqua di cottura dei legumi: contiene le sostanze che possono determinare o acuire fastidi intestinali.
- Cuoci brevemente anche i legumi in scatola ed in vetro, che per ragioni estetiche vengono sottoposti dalle aziende produttrici solo a cotture troppo rapide.
- Consuma quantità di legumi inizialmente ridotte (solo un cucchiaio per volta) e via via aumentabili.
- Aggiungi semi di cumino, anice, finocchio e coriandolo alle ricette di legumi e brassicacee. Grazie alle loro proprietà antigas, questi aromi ostacolano la formazione di gas in eccesso nel tratto digerente e ne facilitano l’espulsione.
- Assumere enzimi digestivi prima dei pasti. Tra i più utili per chi soffre di gonfiore addominale ci sono le galattosidasi e l’amilasi, in vendita sotto forma di capsule, in genere in combinazioni con altri enzimi digestivi.
I rimedi naturali contro la pancia gonfia
Determinati presidi non farmacologici meritano di essere tenuti in considerazione all’interno di un completo trattamento nutrizionale del meteorismo e del gonfiore addominale.
Idratazione.
Insisto spesso sulla quantità minima di 1,5 litri di acqua al giorno, più un paio di bicchieri ai pasti. Diciamo che servono a “lavare” l’intestino oltre che a dare la corretta idratazione all’organismo.
Probiotici e Prebiotici
L’uso di fermenti lattici consente di riequilibrare la flora batterica intestinale e risolvere le situazioni di disbiosi, alla base del gonfiore addominale soprattutto in chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile o colite.
Si possono considerare anche trattamenti ciclici a base di batteri buoni, ricordando che tra quelli più efficaci ci sono particolari specie e ceppi di lattobacilli e bifidobatteri. Altrettanto importanti i prebiotici ossia le sostanze che consentono ai fermenti di impiantarsi e crescere nell’intestino: in primo la Glutammina e l’Inulina, quindi le fibre alimentari della dieta (verdura e frutta)
Lassativi non irritanti
Spesso la pancia gonfia è una conseguenza della stitichezza la si può combattere ricorrendo anche a rimedi naturali che facilitano l’evacuazione senza essere troppo aggressivi, come malva, psillio, magnesio e lattosio, tenendo tuttavia presente che anche la stitichezza può essere legata a ipersensibilità alimentari.
Posso aiutarti a organizzare la tua giornata tenendo conto dei tuoi impegni e delle tue necessità. Come? Iniziando un percorso insieme. Dati alla mano, lavoreremo sulla corretta alimentazione e sull’attività fisica su misura per te.
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Dr. Paolo Maria Salzotto – Lifestyle Coach